Spagna sfata il mito Amsterdam pareggiando contro l’Olanda nell’amichevole di Nations League

Termina 1:1 alla Johan Cruijff Arena la sfida tra le due nazioni protagoniste della finale di Coppa del Mondo del 2010. La Spagna non aveva mai pareggiato prima ad Amsterdam.

Di Daphne Seberich

Quanti ricordi vengono a mente guardando queste due squadre giocare. Dieci anni fa, Olanda e Spagna si sfidarono in un’accesissima gara in Sudafrica per potersi aggiudicare la vittoria e portare il trofeo di Coppa del Mondo, che nessuna delle due aveva mai vinto prima, nella propria patria. Le squadre saranno anche cambiate in quest’ultima decade, ma la rivalità rimane sempre accesa. Pur avendo delle grandi assenze in entrambi team (Ansu Fati a causa di un infortunio al menisco per gli iberici e Van Dijk e De Ligt per gli olandesi), l’amichevole tra Spagna e Olanda si rivelò essere una gara interessante, tenutasi alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam, ove la Spagna non aveva mai vinto o pareggiato contro la squadra di casa.

Già dal calcio d’inizio si dimostra esserci un evidente dominio spagnolo, con molteplici tentativi nello specchio della porta olandese e un gran possesso palla, caratteristica dello stile di gioco iberico. 

Nel diciannovesimo minuto del primo tempo si sblocca la partita: il giocatore del Betis Canales segna un gran gol nella porta difesa da Bizot, portando la Spagna in vantaggio. L’alta tensione delle due squadre porta ad un pericoloso scontro di testa tra Hateboer e Gaya, tra cui l’ultimo degli elencati in necessità di cure mediche. A sostituirlo entra Reguilón per la Spagna. 

L’Olanda mostra a sprazzi di essere pericolosa, tentando con una conclusione del giocatore del Barcellona De Jong al 31’ di mettere la squadra avversaria in difficoltà, ma gli spagnoli non cedono. Morata dimostra di trovarsi in una ottima fase di rendimento centrando al 34’ minuto lo specchio della porta olandese, venendogli negato il gol solamente a causa di una grande parata di Bizot. La storia cambia per gli “Oranje” durante il secondo minuto di recupero del primo tempo: una rete incredibile e di gran classe segnata da Van de Beek pareggia i conti tra le due squadre avversarie. 

Durante il secondo tempo si nota un evidente miglioramento del team allenato da Frank de Boer. Il gioco viene impostato dagli olandesi, dimostrando un calo di intensità da parte degli iberici. In un’azione tre contro due, gli “Oranje” mettono a dura prova Unai Simón, che per miracolo salva il risultato della partita della sua squadra. Solamente all’ 81’ si rivede un po’ di Spagna, mandando per un soffio, grazie ad un colpo di testa di Rodri, la palla sopra la rete di Bizot. Le ultime occasioni della partita sono merito dell’Olanda, con Babel che sbaglia incredibilmente due tiri all’ 88’ e 90’ minuto di gioco. 

Entrambe le squadre hanno molto da migliorare, ma lo sfatare del mito Amsterdam fa sperar bene i tifosi spagnoli. Chi vincerà i prossimi europei?

Source: SuperNews

Un Bayern spaventoso batte il coraggioso Dortmund in un accesissimo match di Bundesliga

Al Westfalenstadion di Dortmund si è giocato il “Klassiker’’ della Bundesliga. Le due squadre rivali si sono contese la vittoria a colpi di pura classe calcistica. Due gol annullati a Lewandowski.

Photo credits: CalcioMercato.com

Di Daphne Seberich

La rivalità tra queste due squadre è ormai nota da molteplici decadi. Una, la bavarese, con sei vittorie e solamente una sconfitta in Bundesliga, reduce dalla vittoria della passata stagione in Champions League e Supercoppa europea. L’altra, la giallonera, a parità di punti con la squadra avversaria (prima dell’ avvio di gara) e capolista del girone F della competizione iridata. In passato furono i bavaresi ad avere la meglio sul Dortmund, ma una difesa in chiara difficoltà ( anche a causa delle assenze pesanti di Süle, Pavard e Davies), non ha reso facile la partita per la propria squadra.

Già dal primo minuto il ritmo si è dimostrato essere altissimo, con Lewandowski che centra l’angolo esterno del palo della porta difesa da Bürki. Il Bayern si dimostra essere in forma, pressando costantemente gli avversari.

Al terzo minuto di gara, la difesa del Bayern si impasticcia con Boateng, che offre una grande occasione a Håland, il giovane norvegese prodigio dei gialloneri. Egli manca, di un soffio, lo specchio della porta. Gli estremi bavaresi hanno concesso troppo ad un agguerrito Dortmund nell’avvio di gara, ma un grande Manuel Neuer salva molteplici volte la situazione. 

La squadra di Monaco però si conferma essere la più forte delle due, attaccando senza interruzioni la porta di Bürki, dimostrando di avere un possesso palla notevole e facendo ininterrottamente pressione ai propri avversari. 

Un’azione al 24º minuto di gioco, partita da un rinvio di Jérôme Boateng, regala al polacco Lewandowski l’opportunità di segnare la prima rete della partita, la quale viene incredibilmente dichiarata, per questione di millimetri, in fuorigioco.

Il Dortmund arranca. Occasioni al 26º e 28º per i bavaresi mettono a dura prova il portiere giallonero, che dimostra essere uno dei migliori dei suoi. Ma il Dortmund non ci sta. Una bella giocata da parte della squadra di Favre, riaccende il match.

Marco Reus porta la sua squadra in vantaggio al 45º minuto del primo tempo. Era da tre anni che il Dortmund non era in vantaggio sul Bayern durante un “Klassiker’’.

Ma la festa è durata poco. Un incredibile punizione calciata da Alaba riacciuffa il pareggio per i bavaresi proprio negli ultimi minuti di gioco della prima parte di gara, beffando così gli avversari.

Il primo tempo termina con un’ultima azione di Håland, servito da una grande palla di Sancho al 47º minuto. 

Nell’avvio del secondo tempo di gara, il Bayern torna subito in vantaggio con uno splendido colpo di testa di Robert Lewandowski, servito da uno ottimo assist di Hernández al 48º minuto, la 17ª rete che il polacco segna contro la sua ex-squadra.

Il pressing si fa duro da parte dei bavaresi che, con una cannonata tirata dal francese Coman, hanno l’opportunità di aumentare il loro proprio vantaggio. 

L’ingresso di Leroy Sané fu la mossa decisiva che ha consentito al Bayern di segnare il terzo gol della partita. Su un’azione in contropiede all’80º, il centrocampista centra la porta avversaria da appena dentro l’area di rigore. Un gol ammirevole per il tedesco. 

Pochi minuti dopo, il norvegese Håland fa riacquistare al Dortmund un po’ di fiducia per il finale di gara. All’83º minuto di gioco sigla a porta vuota il gol del 2:3.

Marco Reus si riaccende, ma incredibilmente sbaglia all’87º una grande occasione, che avrebbe consentito il pareggio. 

Il Lewandowski show non finisce qui: al 93º minuto, con un pallonetto fortunato, segna quello che sarebbe potuto essere il goal del due a quattro. Un’altro fuorigioco. Sarebbe stato il suo 12º gol in sei partite in questa stagione di Bundesliga: una statistica spaventosa e difficile da battere, già raggiunta proprio da lui durante la passata stagione.

Il Bayern vince meritatamente il duello. Ora è comodamente in testa alla classifica di Bundesliga davanti al RB Lipsia e allo sconfitto Borussia Dortmund. Sarà l’ennesima stagione di dominanza dei bavaresi?

Photo credits: Mi Bundesliga